Cad, Pdm e simulazione fanno volare l’innovazione di Italkrane, l’eccellenza degli apparecchi di sollevamento
di Piero Macrì ♦︎ L’azienda milanese è fra i principali attori nelle apparecchiature di sollevamento. Fra i clienti Saipem, Eni, Wood, Tecnimont, Daewoo, Hyundai, Samsung, Qatar Energy., il Cern. Per innovare, l’azienda si appoggia a Cadac Group, che la supporta nella personalizzazione di software Autodesk e Ansys. Ad esempio, Inventor e Vault. Integrazioni che abbattono i silos informativi e semplificano la tracciabilità. E sull’IA… ne parliamo con Paolo Cavandoli, presidente esecutivo e managing director di Italkrane
Italkrane è stata fondata a Milano nel 1962 da Enzo Banfi e Giovanni Penati, rispettivamente amministratore delegato e presidente della società fino al 2015 e tutt’ora soci maggioritari. L’azienda, come anticipato, offre apparecchi di sollevamento completi, ma propone anche la fornitura di soli componenti elettromeccanici necessari alla realizzazione di gru.
La capacità ingegneristica, frutto di una tradizione manifatturiera di lunga data e di un know-how spesso unico, è da sempre il fattore competitivo delle Pmi italiane. Competenza che consente ancora oggi di progettare e produrre macchinari personalizzati, di alta qualità e all’avanguardia tecnologica, che vengono esportati in tutto il mondo. È il caso di Italkrane, azienda specializzata nella progettazione personalizzata e nella produzione di apparecchi per sollevamento e trasporto, con una certificata esperienza nella realizzazione di macchine antideflagranti in grado di lavorare in atmosfere pericolose, principalmente destinate al settore oil & gas. Nata negli Anni ‘60, con sede e stabilimento a Bussero, nell’est dell’hinterland milanese, ha un installato mondiale di oltre 8.000 apparecchi distribuiti in più di 100 paesi e in particolare nel Golfo Arabico. Grazie a continui investimenti in tecnologie digitali Italkrane ha saputo attraversare diverse epoche all’insegna dell’innovazione, approdando al presente senza mai rinunciare né alla propria crescita, né all’attenzione per la qualità, fattori che consentono di posizionarsi a un livello competitivo mondiale.
Il backbone digitale per lo sviluppo dei prodotti sono le tecnologie Cad-Pdm di Autodesk e gli strumenti di simulazione Ansys. Soluzioni che vengono sviluppate in partnership con Cadac Group, Platinum Partner di Autodesk, e con la consociata E3D, channel partner di Ansys. «Preventivo, progettazione e produzione. La condivisione dati non è più basata su fogli Excel, ma converge su un’unica piattaforma. Tutto questo ci permette di essere flessibili e adattarci rapidamente alle esigenze del mercato, sviluppare nuovi prodotti in tempi brevi e mantenere un alto standard costruttivo», afferma Paolo Cavandoli, presidente esecutivo e managing director di Italkrane. Tra i clienti ci sono tutti i più importanti main contractor e costruttori di impianti a livello mondiale, tra cui Saipem, Eni, Wood, Tecnimont, Daewoo, Hyundai, Samsung, Qatar Energy.
«Le gru sono macchine in grado di sollevare e spostare carichi pesanti, nel nostro range produttivo fino a 150 tonnellate, ma quelle che produciamo nel nostro stabilimento si distinguono per essere antideflagranti, caratteristica che le rende adatte ad operare in ambienti estremi, a rischio esplosione, dove la sicurezza è la priorità assoluta». Punto di forza di Italkrane è dunque la capacità ingegneristica e di produzione su misura per fare innovazione di prodotto e per realizzare soluzioni speciali. Per un importante impianto per il trattamento delle acque reflue ad Abu Dhabi, Italkrane ha per esempio costruito una gru polare. «Consente una movimentazione più versatile rispetto ai modelli standard e può essere utilizzata per sollevare carichi in qualsiasi direzione», spiega Cavandoli. Di grande rilievo anche la fornitura di macchinari al Cern di Ginevra per la costruzione del Large Hadron Collider, l’acceleratore di particelle che ha una circonferenza di circa 27 km e che si sviluppa in un tunnel sotterraneo a 100 metri di profondità.
Innovazione nello sviluppo prodotto e nella digitalizzazione basata sull’integrazione tra Cad, Pdm e simulazione. E in futuro una possibile integrazione dell’intelligenza artificiale
Da una parte la progettazione tridimensionale di Autodesk Inventor, che ha rivoluzionato il modo in cui l’azienda sviluppa i prodotti, consentendo di visualizzare e analizzare in dettaglio la meccanica delle gru; dall’altra soluzioni Pdm come Autodesk Vault, che riducono la documentazione cartacea, migliorando l’efficienza operativa nella gestione delle informazioni relative ai progetti e alla produzione. Infine, la simulazione strutturale a elementi finiti di Ansys. «Attraverso la simulazione, è possibile prevedere con precisione il comportamento della struttura sottoposta a carichi, temperature e altre sollecitazioni, evitando costose prove sperimentali, permette di individuare le zone soggette a maggiori sollecitazioni, consentendo di apportare modifiche progettuali per migliorare la resistenza e la durata degli apparecchi di sollevamento» dice Cavandoli. Il rapporto con Cadac Group si rivela fondamentale per sviluppare personalizzazioni software. Grazie alla collaborazione con il team ingegneristico è stata per esempio creata una personalizzazione dell’ambiente Cad Inventor che permette di calcolare con precisione i costi di verniciatura di tutte le parti delle gru. Anche l’intelligenza artificiale generativa, oggi in continua evoluzione, è vista come un possibile strumento per automatizzare la attività più ripetitive della progettazione e della gestione documentale. «Per come se ne parla, le potenzialità sembrano essere significative. Italkrane è da sempre attenta a qualsiasi tecnologia capace di offrire nuove possibilità. D’altro canto, occorre un’attenta pianificazione; investiremo nell’IA a seguito di valutazioni e studi capaci di rendere chiaro quale potrà essere l’effettivo ritorno di investimento», afferma Cavandoli.
Paolo Cavandoli
Presidente esecutivo e managing director di Italkrane.>
I vantaggi dell’integrazione Inventor-Vault: un flusso di dati che abbatte i silos aziendali e crea maggiore trasparenza e tracciabilità dei dati di commessa
Le gru sono macchine in grado di sollevare e spostare carichi pesanti, nel nostro range produttivo fino a 150 tonnellate. Quelle di Italkrane sono anche adatte ad operare in ambienti estremi, a rischio esplosione.
Con Vault tutti i file Cad, i documenti correlati e le informazioni di progetto sono centralizzati in un unico repository, facilitando la ricerca e la condivisione. Il software Pdm di Autodesk traccia automaticamente le modifiche apportate ai file, consentendo di recuperare facilmente le versioni precedenti e di tenere traccia delle modifiche apportate nel tempo. Eliminando la necessità di creare copie multiple di un file, si evita la proliferazione di versioni obsolete e si garantisce la coerenza dei dati. È possibile definire i livelli di accesso e le autorizzazioni per ciascun utente, assicurando ai soli autorizzati la possibilità di visualizzare o modificare i dati. I processi di revisione, approvazione e rilascio dei progetti possono essere automatizzati, riducendo i tempi di esecuzione e minimizzando gli errori. A tal proposito, Cavandoli afferma: «Vault fornisce strumenti per la comunicazione e la collaborazione tra i membri del team, semplificando lo scambio di informazioni e la risoluzione dei problemi. Consente di creare una libreria di componenti standard, facilitando il riutilizzo e riducendo i tempi di progettazione».
Il valore di Italkrane? Autonomia progettuale e produttiva per realizzare sistemi ad alto contenuto innovativo. La particolarità delle gru antideflagranti con velocità di movimento a precisione micrometrica
Con Vault tutti i file Cad, i documenti correlati e le informazioni di progetto sono centralizzati in un unico repository, facilitando la ricerca e la condivisione. Il software Pdm di Autodesk traccia automaticamente le modifiche apportate ai file, consentendo di recuperare facilmente le versioni precedenti e di tenere traccia delle modifiche apportate nel tempo.
«Produciamo internamente quasi tutti i componenti, a differenza di molti concorrenti che si affidano a fornitori esterni», racconta Cavandoli. E ancora: «Il nostro approccio ci consente di mantenere un elevato controllo sulla qualità e sulla progettazione, che viene realizzata su misura in base alle specifiche esigenze del cliente. Questo, come già accennato, include la capacità di progettare macchine per operare in ambienti estremi, come quelli con basse temperature o in presenza di sostanze potenzialmente esplosive. Per gli impinati antideflagranti (Zone 1-21 IIB), produciamo custodie certificate in acciaio su tutta la gamma della nostra offerta, che verrà presto estesa anche ai gas di tipo IIC».
All’interno dello stabilimento Italkrane si trovano tre grossi centri per le lavorazioni multiple, poi reparti di saldatura e verniciatura. Un approccio di fabbrica che consente di realizzare macchine con caratteristiche uniche, come la possibilità di avere velocità di sollevamento micrometriche grazie all’uso di due motori separati abbinati a un differenziale. Ogni movimento (sollevamento, traslazione, rotazione) è controllato da un motore dedicato e questo permette una maggiore precisione e flessibilità nelle manovre, consentendo di eseguire movimenti simultanei o indipendenti a seconda delle esigenze. Al riguardo, Cavandoli dice: «Negli ultimi anni i progetti sono aumentati di valore e complessità. Questo ha portato a una maggiore pressione sulla produzione e sull’assemblaggio, richiedendo un adattamento continuo alle nuove esigenze. Oggi molte società impiantistiche hanno sede, ad esempio, in Italia, ma con engineering in India e cantiere ad Abu Dhabi, quindi, il coordinamento è tutt’altro che semplice. Questo può portare a errori di diversa natura e a tempi di progettazione più lunghi dovuti a modifiche frequenti. Le sfide del mercato odierno obbligano Italkrane ad essere quantomai flessibile e a migliorare continuamente i processi e i prodotti, con l’obiettivo di rimanere competitivi sul mercato senza penalizzare in alcun modo qualità e sicurezza»,
Italkrane, oltre sessant’anni di esperienza nella movimentazione di materiali e logistica di produzione
Carroponte installato presso il building di un cliente di Italkrane.
Italkrane è stata fondata a Milano nel 1962 da Enzo Banfi e Giovanni Penati, rispettivamente amministratore delegato e presidente della società fino al 2015 e tutt’ora soci maggioritari. L’azienda, come anticipato, offre apparecchi di sollevamento completi, ma propone anche la fornitura di soli componenti elettromeccanici necessari alla realizzazione di gru, ad eccezione delle relative strutture. Su richiesta, ingegneri e tecnici possono fornire non solo i disegni costruttivi per la realizzazione degli apparecchi, ma anche sviluppare soluzioni personalizzate e fuori standard, adattate alle specifiche esigenze del cliente. Tutto ciò garantendo un elevato standard qualitativo e la conformità con le più recenti direttive e leggi in materia di sicurezza, sia nazionali che internazionali. Una volta completata la fase di progettazione e ottenuti i consensi necessari, Italkrane avvia il processo di produzione utilizzando tecnologie avanzate e materiali di alta qualità. Considerato che questi apparecchi devono lavorare in ambienti ad alta criticità industriale, anche a contatto con sostanze nocive e polveri, tutti i componenti strutturali sono realizzati per avere proprietà anticorrosive. Ogni componente, dai motori ai cablaggi, è progettato e certificato per operare in atmosfere esplosive con sistemi di controllo che impediscono la formazione di scintille o l’accumulo di cariche statiche.
Cadac Group, lo one stop shop per l’approvvigionamento di soluzioni e competenze in ambito make & design
Tra i clienti d iItalkrane ci sono tutti i più importanti main contractor e costruttori di impianti a livello mondiale, tra cui Saipem, Eni, Wood, Tecnimont, Daewoo, Hyundai, Samsung, Qatar Energy.
Cadac Group offre un portafoglio completo di soluzioni per supportare le aziende nel digital journey dello sviluppo prodotto. Platinum Partner di Autodesk, tra i più importanti a livello europeo affianca le soluzioni software Autodesk con la tecnologia di simulazione Ansys, proposta attraverso la consociata E3D. Cad, Cam, Pdm, Plm, Bim, Simulazione, i servizi proposti su tutto lo spettro applicativo per la trasformazione digitale fanno di Cadac lo one stop shop per l’approvvigionamento di soluzioni e competenze in ambito make & design. Quartier generale a Milano (Paderno Dugnano) e filiali a Crema, Bologna, Torino, Roma, Bari, Napoli e Madrid, una presenza territoriale che assicura una vicinanza clienti, considerata indispensabile per proporsi sul mercato con un’offerta a servizi. «Programmatori, ingegneri. In ambito Autodesk e Ansys abbiamo le competenze e l’esperienza per supportare in piena autonomia le richieste dei clienti», afferma Marco Luzzini, ceo della country Sud Europa di Cadac Group. Che conclude: «Gestione dati e Plm, comunicazione con l’ambiente Erp e simulazione per lo sviluppo di prototipi digitali. Le opportunità si giocano all’interno di questo contesto ed è in questa direzione che miriamo ad estendere le nostre attività. Per noi è importante garantire al cliente un ritorno dell’investimento delle diverse soluzioni. E lo facciamo attraverso un servizio di consulenza, individuando modalità di acquisto e tipologia di prodotto in funzione degli obiettivi da raggiungere»,